Questa sera vorrei insieme a voi vedere come la storia, il destino di persone, famiglie, nazioni  è stato determinato dalle scelte giuste che alcuni hanno compiuto nella loro vita e vedremo anche come scelte sbagliate hanno invece portato conseguenze disastrose.

Cominciamo con il leggere Genesi 12:1-4  Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione.  E al vers. 4 Abramo partì, come il SIGNORE gli aveva detto.

  • Dio parla ad Abramo
  • Abramo risponde…parte!

E la sua scelta giusta porterà alla nascita di Israele, perché non ci sarebbe stato Isacco senza Abramo, e guardate che non sono state rose e fiori, perché Abramo dovette passare tante prove e forse la più grande fu quando cominciava a vedere che gli anni passavano e che lui e sua moglie invecchiavano. Dov’è il figlio della promessa? E Paolo ci dice che anche in questa prova lui non vacillò. Romani 4: 18-21  Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo.

E così al tempo prestabilito da Dio nacque Isacco.

  • Dio parla ad Isacco . Non ti compromettere con i Filistei, soggiorna nel paese dove ti trovi e io benedirò te e la tua discendenza sarà come le stelle del cielo.
  • Isacco risponde. Rimane nel paese

E la sua scelta lo farà essere un uomo ricchissimo e invidiatissimo e poi abbiamo la benedizione di Giacobbe, perché non ci sarebbe stato Giacobbe senza Isacco. E non ci sarebbe stato Israele senza Giacobbe. E quando è che Giacobbe diventerà Israele, quando Giacobbe a Peniel lotta tutta la notte con l’Angelo del Signore, e non lo molla finché non viene benedetto. E all’alba l’angelo cambia il nome di Giacobbe in Israele!!!

Scelte giuste che hanno cambiato la vita e il destino di popoli, città, nazioni.

E c’è stata un’altra scelta giusta che ha fatto sì che Israele non scomparisse dalla faccia della terra. La scelta giusta di Giuseppe! Tutti conosciamo la storia di Giuseppe. Amato dal padre, odiato dai fratelli, colui che interpretava i sogni ma soprattutto colui che sognava. Giuseppe gettato in una cisterna, poi venduto, portato in Egitto e poi imprigionato, ma in tutto questo percorso sta scritto che il Signore fu con Giuseppe, finché arrivò il suo tempo, il tempo dell’adempimento e Giuseppe viene chiamato ad interpretare i sogni del faraone e alla fine, per fare sintesi, diventa il viceré d’Egitto. Bene, succede, in seguito che arriva una forte carestia in tutto il paese che colpisce anche il popolo Giacobbe e i suoi figli, tanto che stavano per morire tutti. Giacobbe manda i fratelli da Giuseppe, e qui Giuseppe aveva due scelte dinanzi a sé:

  • Vendicarsi e ciò avrebbe significato la cancellazione d’Israele
  • Perdonare perché il piano di Dio continuasse

E Giuseppe scelse di perdonare, “ Si gettò al collo di Beniamino suo fratello e pianse. Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo e poi si misero a parlare con lui.”.

Scegli anche tu di perdonare perché il perdono libera TE, l’altro/a se ti ha chiesto perdono e tu non glielo hai dato è già libero. Tu invece finchè non lo farai sarai in mano agli aguzzini i quali non ti daranno tregua. Per cui: Fai la scelta giusta!!

 

Potrei parlare ancora di tanti che fecero la scelta giusta, quella che Dio avrebbe voluto, Mosè, Gedeone, Ruth, Davide, Isaia, Geremia, Pietro, Paolo, Giacomo…..

 

Ci sono, però, pure alcuni che hanno fatto la scelta sbagliata pagandone le conseguenze della loro disubbidienza. Ne cito solo due per problemi di tempo:

  • Adamo ed Eva

Stiamo pagando ancora oggi le conseguenze di quelle scelta e sarà così finché non ritornerà il Signore. La scelta di non ubbidire a un solo comando, a un solo divieto che Dio disse ad Adamo ed Eva:  Non mangiate dell’albero della conoscenza del bene del male altrimenti voi morrete. Sappiamo tutti com’è andata a finire. Ma la cosa sconvolgente e a cui vi chiedo di riflettere è che non c’è stato nessun pentimento, richiesta di perdono, nulla, anzi cercavano di scaricarsi la colpa. Non sono stato io è stata la donna che tu mi hai messo accanto.

Non sono stata io , è stato il serpente.  E’sempre colpa di qualcun altro.!!

  • Saul

Il primo re d’Israele, a un certo punto riceve delle istruzioni da parte del profeta Samuele: va sconfiggi Amalec e vota tutto allo sterminio tutto ciò che gli appartiene. Ma Saul non lo fa, tiene per sé il meglio delle pecore dei buoi e di altri animali.

Leggiamo perché è sconvolgente ciò che afferma Saul quando Samuele va da lui.

I Samuele 15:13 Samuele andò da Saul; e Saul gli disse: «Il SIGNORE ti benedica! Ho eseguito l’ordine del SIGNORE». Samuele disse: «Che cos’è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggire di buoi che sento?» Saul rispose: «Sono bestie condotte dal paese degli Amalechiti; perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici al SIGNORE, al tuo Dio; il resto, però, l’abbiamo votato allo sterminio».  Allora Samuele disse a Saul: «Basta!…. Perché non hai ubbidito alla voce del SIGNORE? Perché ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE?» .… «Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’ubbidire alla sua voce? No, l’ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch’egli ti rigetta come re».

Saul è l’opposto di Davide. Saul l’arrogante, Davide l’uomo secondo il cuore di Dio.

Ascoltatemi:  Davide nella sua vita ha peccato molto di più di Saul, ma per il Signore il problema non è il peccato, ma il non riconoscerlo, non confessarlo. Il peccato di per sé non ferma la tua chiamata e il dono che Dio ti ha dato, perché i doni e la vocazione sono senza pentimento. Dio te lo ha dato. PUNTO. Ma il problema grosso di Saul è stato nella mancanza di ubbidienza  e  nel non riconoscerla. L’ubbidienza è meglio di ogni sacrificio, di ogni attività, di ogni ministerio, di ogni chiamata. Amen!!

 

Voglio concludere, a proposito di fare la scelta giusta, con Colui che fece la scelta giusta che ha cambiato il destino del mondo ed è il motivo per il quale io e te siamo qui questa sera.

 

Gesù scelse:

  • Di lasciare il cielo
  • Di abbassare se stesso e rinunciare alla divinità.
  • Di imparare l’ubbidienza dalle sofferenze
  • Di essere schiaffeggiato, frustato, sputato, inchiodato, e messo in croce.

E lo ha fatto per amore!! Perché Egli ti/ci ama e mediante la sua morte e resurrezione noi siamo stati perdonati da tutti i nostri peccati, siamo stati giustificati per fede, abbiamo ricevuto la meravigliosa Grazia, e siamo diventati Suoi figli per sempre. Amen!!!!

 

Nel vincolo del Maestro

Past. Emilio

 

P.S. Puoi rivedere la predicazione sulla pagina facebook della chiesa, su www.riconciliazionecz.it o su youtube digitando : Emilio Quirino