Nella mia ultima predicazione abbiamo parlato dell’importanza di vivere come Gesù vuole che noi viviamo, Io sono venuto perché abbiate la vita (Zoe) in abbondanza. E per vivere questo tipo di vita, dobbiamo essere liberi da ogni giogo che ci rende schiavi. Ciò che spezza il giogo è l’unzione. L’unzione non deve essere confusa con la bravura, con il talento naturale, con le abilità naturali, perché tu puoi essere bravo, forte, capace e non essere “unto”. Ci sono in giro tante persone con talenti straordinari, ma possiamo dire che sono “unti”? No! Perché? Perché è la nostra unità con l’Unto che ci rende unti. Tutto è dovuto alla relazione e intimità con il Signore e con il Suo Corpo. A che cosa serve l’unzione? “Lo Spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha unto……per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del Signore, per mostrare la sua gloria . Dirò di più, può anche essere che il dono che hai, lo hai ricevuto da Dio, ma ascoltami: I doni di Dio sono senza pentimento, ma l’unzione (il SI di Dio) può essere tolta. Vi ricordate quando Dio scelse come Re per Israele Saul e lo fece ungere da Samuele? Cosa successe dopo? I° Samuele 15:18-23 Il SIGNORE ti aveva affidato una missione, dicendo: “Va’, vota allo sterminio quei peccatori degli Amalechiti, e fa’ loro guerra finché siano sterminati”. Perché dunque non hai ubbidito alla voce del SIGNORE? Perché ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE?» Saul disse a Samuele: «Ma io ho ubbidito alla voce del SIGNORE, ho compiuto la missione che il SIGNORE mi aveva affidata, ho condotto qui Agag, re di Amalec, e ho votato allo sterminio gli Amalechiti; ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e dei buoi come primizie di ciò che doveva essere sterminato, per farne dei sacrifici al SIGNORE, al tuo Dio, a Ghilgal». Samuele disse: «Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’ubbidire alla sua voce? No, l’ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch’egli ti rigetta come re». Un meraviglioso principio spirituale lo troviamo quando Dio, più tardi, dice al profeta di prendere il corno e di andare a casa di Isai perché li tra i suoi figli avrebbe unto il nuovo Re d’Israele . E Samuele all’inizio commette un errore che tanti di noi ancora commettono, leggiamo in I° Samuele 16:6-7 Mentre entravano, egli pensò, vedendo Eliab: «Certo l’unto del SIGNORE è qui davanti a lui». Ma il SIGNORE disse a Samuele: «Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l’ho scartato; infatti il SIGNORE non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo: l’uomo guarda all’apparenza, ma il SIGNORE guarda al cuore». L’unzione è strettamente collegata al cuore, Dio unge colui/colei/coloro che hanno un cuore umile, sottomesso, come lo aveva Davide, una vita nascosta senza proclami, senza squilli di tromba come ce l’aveva Davide, e questo lo scopriamo quando decide di affrontare il gigante Golia. Davide va da Saul e dice: I: Samuele 17:34-37 «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre e talvolta veniva un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. Allora gli correvo dietro, lo colpivo, gli strappavo dalle fauci la preda; e se quello mi si rivoltava contro, lo afferravo per le mascelle, lo ferivo e l’ammazzavo. Sì, il tuo servo ha ucciso il leone e l’orso; questo incirconciso, Filisteo, sarà come uno di quelli, perché ha coperto di vergogna le schiere del Dio vivente». Davide soggiunse: «Il SIGNORE, che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell’orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo.
Una vita “nascosta”, senza proclami, né squilli di trombe, d’altronde non era anche questo lo spirito di Gesù? Quante volte leggiamo che Gesù dopo aver guarito diceva alla persona: “ va e non dire nulla a nessuno di ciò che ti è accaduto”. Il risultato della unzione sulla tua vita, non sono applausi, titoli, carriera ma, se l’unzione è vera, autentica, spirituale, tu spezzerai il giogo di chi ti ascolta, di chi ti circonda, di chi tu ministri. Amen!!!
Vorrei adesso elencarvi qualche ostacolo all’unzione di Dio sulla nostra vita:
- Mancanza d’identità. Quale parte del “corpo” io sono?
E’ fondamentale all’interno del corpo fare ciò per cui Dio ci ha chiamati e lì in quella funzione liberare l’unzione. Se facciamo o vogliamo fare “altro” ciò sarà di impedimento all’unzione di scendere sulla tua vita.
- Mancanza di visione.
Non avere non “una” visione ma la visione di Dio per la mia vita, quello che Dio oggi vuole da me, e attenzione …la visione è adempiere al proposito di Dio per la mia vita, perché il Suo regno avanzi, perché attraverso di me sia data Gloria a Dio.
- Mancanza di passione.
Fare il classico “compitino” che ci viene affidato. Fare perché l’ho sempre fatto, ministrare senza amore, senza compassione, ubbidienza passiva, carnale…
- Mancanza di copertura spirituale.
Tu puoi avere un bellissimo talento, attirare gente, folla, ma se non hai una copertura spirituale sulla tua vita, sul tuo ministero, sul tuo dono, presto o tardi ti accorgerai che avrai soltanto dato ..”pungi all’aria”, avrai solo fatto tanto fumo, e purtroppo tanto danno. Ma qualcuno dirà: me lo ha detto Il Signore, sento che Dio è con me. Ti dico: Non basta. Guarda Paolo, riceve da Dio il ministerio apostolico, il mandato, eppure dopo 15 anni lui sente il bisogno di andare dagli apostoli per avere il loro benestare, la mano di associazione. #Selah
- Altri ostacoli sono : l’orgoglio, la gelosia, l’invidia, la mancanza di perdono, la critica alle spalle, insomma ciò che la Bibbia chiama “peccato”.
Togliamo ogni ostacolo che impedisce all’unzione di Dio di scendere sulla nostra vita e di liberarla per rompere il giogo. Amen!!