Nell’ultima mia predicazione abbiamo parlato di una vita nascosta con Dio, ricordando le parole di Paolo, voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio .

Questa sera rappresenta per noi in un certo senso l’inizio del “nuovo anno” ecclesiastico, per cui vorrei insieme con voi meditare sull’importanza di cambiare “passo” nella nostra vita, nei nostri incontri, nelle nostre relazioni, in questa nostra comunità.

Leggiamo in  Efesini 4: 15 “ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo”. 

Cresciamo in ogni cosa, fratelli e sorelle, chiesa, questo è il mio accorato appello che faccio ad ognuno di voi e a me stesso: cresciamo in ogni cosa, cambiamo passo, direzione, alziamo il livello della nostra vita spirituale, altrimenti soccomberemo alla carne e alle lusinghe di questo mondo malvagio e ingannevole. La direzione per poter crescere è seguendo la verità nell’amore, verità e amore sono strettamente collegate, l’uno ha bisogno dell’altra, verità incarità e carità in verità. Su questi due pilastri cresciamo avendo come punto di riferimento il capo, cioè Cristo.

Cresciamo smettendo di essere bambini perché per questione di tempo la maggior parte di noi dovrebbero essere maestri.

Cresciamo nella nostra vita personale, spirituale, mettendo al primo posto Dio, perché il luogo della trasformazione rimane quello della contemplazione. E poi lasciamoci ammaestrare, formare . In Galati 4:19 “Figli miei per i quali sono di nuovo in doglie finchè Cristo sia formato in voi.” Che era successo ai Galati? Erano tornati alla legge dopo aver conosciuto la Grazia, erano tornati al vecchio modo di vivere fatto di precetti e divieti, e avevano dimenticato di essere figli e eredi di Dio per grazia. La preoccupazione di Paolo e il suo desiderio erano: Cristo deve essere formato in voi.

Volete che Cristo sia formato in voi? Allora dobbiamo scegliere per lo Spirito, dobbiamo fare un “nuovo” percorso, dobbiamo cambiare atteggiamenti, parole e costruire il carattere di Cristo in noi. Dobbiamo costruire la “chiesa” , Gesù la edifica ma noi siamo chiamati a collaborare con Lui. Se vogliamo che il grano venga nella Sua casa, dobbiamo preparare i contenitori. Che contenitore è la Chiesa Evangelica della Riconciliazione, che contenitore è, ad esempio, il gruppo dei bambini piuttosto che quello degli adolescenti, che contenitore è la tua cellula, il tuo gruppo, il tuo incontro?

Da chi e cosa dipende la crescita della chiesa, della cellula, del gruppo? Da me e da te!! Sta scritto che “ Se la primizia è santa, anche la massa è santa, se la radice è santa anche i rami sono santi” Se chi conduce è “santo” produrrà santità nella cellula, nella chiesa, nei nostri incontri. Devono essere santi le  nostre relazioni, non deve mai mancare la franchezza, la sincerità, la fedeltà, nel rispetto dei ruoli.

Efesini 5: 25-27 Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile

Questo è il progetto di Dio, il proposito di Dio per la Chiesa e noi tutti siamo chiamati a impegnarci alla realizzazione di ciò. Per cui , ripeto, cresciamo in ogni cosa, alziamo il livello spirituale della nostra vita, come? Cominciamo a togliere ogni amarezza, ogni cruccio, mancanza di perdono ma anche ogni senso di colpa, di accusa, senso di inferiorità. Si umile nel riconoscere quando sbagli e mansueto quando sei corretto. Poi sforziamoci di conservare e procacciare l’unità, altrimenti i nostri culti non riceveranno la benedizione che, pure, Dio ci ha riservato.

 

Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, indipendentemente dai ruoli, perché siamo un corpo, e l’occhio non può dire alla mano non ho bisogno di te, o il piede all’occhio non ho bisogno di te,  perché non c’è nessun organo del nostro corpo che non sia necessario e importante!! Sia che si veda o meno…(vita nascosta) Sta scritto che “le parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore”

Questo per dire che tutto è importante, necessario e indispensabile per il buon funzionamento del corpo. Tutti dobbiamo essere impegnati a raggiungere il progetto in uno spirito di unità: Tutti uniti per raggiungere lo scopo.

 

L’anno che è passato, per la prima volta, si è chiuso con nessun servizio battesimale nella nostra comunità ( a dire il vero una persona si è battezzata a Lamezia) e una riflessione va fatta. Non è che, per caso, Dio non ci ha mandato “grano” perché i “contenitori” non erano pronti? In Atti Dio guardava la chiesa ed era felice, e sta scritto in Atti 2 “Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati”Selah

 

E’ tempo di ri-tornare a Dio, è tempo di rimettere i nostri piedi (e non solo) nel torrente, nelle acque di Dio, perché solo così porteremo molto frutto e i frutti di cui parla il Vangelo sono caratteri intrisi dei valori e dell’etica di Dio. Per cui la prima domanda da porsi questa sera è : Non che devo fare? ma che devo essere . Devo essere e diventare sempre di più un discepolo di Gesù, simile a Gesù, amare Gesù e amare il Suo Corpo: la chiesa, Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte

È «nella misura del vigore di ogni singola parte», e nella misura in cui «tutto il corpo è ben collegato e ben connesso, median­te l’aiuto fornito da tutte le giunture», che il Corpo di Cristo si può «edificare nell’amore». Già…nell’amore!!!