Nell’ultima mia predicazione abbiamo parlato dell’importanza di essere ripieni dello Spirito Santo perché è Lui che ci guiderà in tutta la verità, ci ricorderà di Gesù, e  ci annuncerà le cose a venire.

Questa sera vi porto nell’Antico Testamento per scoprire dei “principi spirituali” che troviamo in 2 Cronache 20. Dovremmo leggere tutto il capitolo ma per questione di tempo cito solo alcuni versi di questo passo:

 

Dopo questi fatti, i figli di Moab e i figli di Ammon, e con loro dei Maoniti, marciarono contro Giosafat per fargli guerra.  Vennero dei messaggeri a informare Giosafat, dicendo: «Una gran moltitudine avanza contro di te dall’altra parte del mare, dalla Siria, ed è giunta ad Asason-Tamar, cioè En-Ghedi».

 

Giosafat è messo al corrente che ci sono dei nemici pronti a fargli guerra, noi abbiamo sempre dei nemici che ci vogliono far guerra, ne abbiamo tre ( carne, il diavolo e il mondo) , questi nemici vogliono rubarci la pace, la gioia, vogliono che dimentichiamo le promesse di Dio sulla nostra vita, vogliono “ucciderci”, e dinanzi alla “crisi”, che può essere spirituale, familiare, matrimoniale, relazionale, economica noi abbiamo due possibilità:

 

  • Tornare in Egitto
  • Cercare il Signore e fidarsi di Lui

 

Due esempi: Abramo e Giosafat, il primo, cosa Fece Abramo nella crisi, quando nel paese ci fù una carestia? Genesi 12:10 “Venne una carestia nel paese e Abramo scese in Egitto”. Perché quando abbiamo problemi, incomprensioni, delusioni, “carestie”, ri-torniamo in Egitto, nella schiavitù, ???? Perché??? Perché come Abramo dimentichiamo tutte le promesse di Dio, tutti i benefici che l’Eterno ci ha fatto??

E cosa succede in Egitto? Succede che tu torni ai compromessi, alle “bugie”…Abramo disse, Sarai non è mia moglie, è mia sorella!!!! Triste!!

Grazie a Dio, che anche in questo caso il Signore intervenne a favore di Abramo, per “salvarlo”. Sai cosa fa Abramo , ritornato in sé, Leggiamo insieme perché è interessante: Genesi 13: 1-4 “Abramo dunque risalì dall’Egitto con sua moglie, con tutto quel che possedeva e con Lot, andando verso la regione meridionale. Abramo era molto ricco di bestiame, d’argento e d’oro. E continuò il suo viaggio dal meridione fino a Betel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Betel e Ai, al luogo dov’era l’altare che egli aveva fatto prima; e lì Abramo invocò il nome del SIGNORE.

Risalì dall’Egitto, fuori dalla schiavitù, torna a Betel dov’era l’altare che aveva fatto prima, torna a Dio, torna alle Sue promesse, torna alla sua chiamata, e lì di nuovo Abramo invocò il nome del Signore!!!!

 

Cosa fa, invece, Giosafat:

 

Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il SIGNORE, e bandì un digiuno per tutto Giuda.  Poi troviamo Giosafat pregare e al verso 13 leggiamo Tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli, i loro figli, stavano in piedi davanti al SIGNORE. 

 

Non è meraviglioso, ecco la forza dell’unità, di un cuore solo, un anima sola, una sola visione, e allora ecco Dio che risponde:

 

14 Allora lo Spirito del SIGNORE investì in mezzo all’assemblea Iaaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaia, figlio di Ieiel, figlio di Mattania, il Levita, tra i figli di Asaf.  Iaaziel disse: «Porgete orecchio, voi tutti di Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Così vi dice il SIGNORE: “Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine; poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. 

Non è vostra ma di Dio, non è vostra ma di Dio!!! E’ vero, chi è contro di noi ha una gran moltitudine, i nemici sono tanti, ma ricordate il profeta Eliseo? Il suo servo una mattina, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. E tutto impaurito disse a Eliseo: «Ah, mio signore, come faremo?»  E quale fù la risposta di Eliseo? «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». Ma il servo probabilmente sarà di nuovo andato fuori, ma non “vedeva” nulla, anzi vedeva solo i nemici intorno alla città. Eliseo comprende tutto ciò e chiede a Dio di aprirgli gli occhi affinchè veda. E il SIGNORE aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo. Alleluia!!!!!!!!!!

 

Verso 17Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il SIGNORE vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani, uscite contro di loro, e il SIGNORE sarà con voi”».

Presentatevi al Signore, e poi tenetevi fermi, non vi sgomentate, non andate a destra a sinistra, non tornate in Egitto e vedrete la liberazione del Signore!!!


E come hanno vinto?

 

21 E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!» 22 Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti.

 

Vinciamo per la forza della lode, la forza della fede, armati di tutta l’armatura di Dio, perché il nostro combattimento non è contro carne e sangue ma contro principiati e potestà e la vittoria è e sarà nostra nel Nome potente e meraviglioso di Gesù, il Signore!!!!! Amen!!!!

 

Nel vincolo del Maestro